Auto senza guida

23.01.2017 22:37

Filmati  :    Musk di Tesla - Intervista    Musk Tesla Model X

Questa notizia per la salute del corpo e forse anche dell'anima (vedi aggressioni verbali e fisici con qualche omicidio negli ultimi 50 anni) può essere molto utile ed interessante per molte persone con ridotto campo visivo o altre patologie, anche se in possesso di patente, ma per loro scelta non guidano, per la salvaguardia della propria ed altrui salute.

È l'ennesima sfida professionale e personale. L'ennesimo successo in una carriera costellata da affermazioni mondiali e... spaziali. Per Elon MuskTesla Motors rappresenta l'ultima grande sfida (almeno per il momento). Il fondatore di PayPal, dopo aver rivoluzionato il mondo dei pagamenti online (con PayPal), dopo aver dato nuova linfa alla ricerca sull'energia solare (con SolarCity), dopo aver reso possibile – o quasi – il sogno di viaggi turistici nello spazio (con SpaceX), vuole lasciare la propria impronta anche nel settore automobilistico. D'altronde, Musk ha sempre avuto il pallino per i bolidi da corsa e riuscire ad affiancare il suo nome a quelli di "mostri sacri" come Ferrari, Mercedes o Lamborghini deve essere parecchio soddisfacente.

Tesla è uno dei produttori in prima linea nella guida autonoma, forte di una piattaforma già predisposta con l’hardware necessario per portare, tramite i vari aggiornamenti software che si sono susseguiti negli ultimi tempi, la guida autonoma (o meglio semi-autonoma) in commercio. Le ultime novità, infatti, risalgono all’ottobre 2015 con la versione 7.0 del sistema operativo di Tesla (seguito dal recente 7.1) che ha sfruttato la ricca dotazione di sensori e i controlli elettronici dell’auto, tutti dotati di backup seguendo la strategia della ridondanza, fondamentale per la sicurezza.

Tesla Model S monta 12 sensori ad ultrasuoni a lungo raggio che leggono fino a 4.8 metri intorno all’auto a qualsiasi velocità. Di fronte troviamo poi il radar e la videocamera anteriore, il tutto senza dimenticare il GPS ad alta precisione e ovviamente la centralina di controllo che unisce i dati e li processa.

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La cosa interessante è che il software è in grado di imparare dato che ogni auto manda i suoi feedback ai serve centrali di Tesla. I dati vengono poi elaborati e utilizzati per migliorare ulteriormente la precisione del software di guida, rilasciando poi l’aggiornamento OTA all’auto connessa alla rete. Certo, ci sono alcune restrizioni dato che con l’update 7.1 Tesla ha aggiunto la necessità, per il conducente, di tenere le mani sul volante. In realtà non si tratta di una necessità tecnica ma di una scelta etica, dettata dal fatto che alcuni proprietari hanno diffuso su internet video dell’Autopilot sfruttato con poca coscienza…un esempio? Alcuni hanno attivato il pilota automatico e si sono spostati sui sedili posteriori, con il rischio di non poter intervenire nel riprendere il controllo dell’auto in caso di problemi. Ad ogni modo il 7.1 non ha portato solo limitazioni ma ha migliorato anche le prestazioni del pilota automatico nell’affrontare le curve alla giusta velocità. Inoltre resta il problema della segnaletica orizzontale ma, considerata la necessità di mantenere l’attenzione alla guida, il rischio che il sistema possa andare in crisi in caso di segnaletica scarsamente leggibile è scongiurato dall’intervento del pilota.

Musk ha dichiarato di voler lanciare la funzionalità di richiamo a lunga distanza fra tre anni e, considerando i progressi fatti in così poco tempo, i mesi che ci separano dal traguardo sembrano essere più che sufficienti. Il progetto prevede auto in grado di fermarsi alla stazione di ricarica, utilizzare il braccio robotico di Tesla o la ricarica ad induzione e proseguire per raggiungere il proprietario.

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Elon Musk e la Model S

Storia Tesla Motors

Link  :   Autopilot novità CES2017  

Filmati  :  Nikola Tesla grande scienziato dimenticato 

NHTSA: incidente Tesla, non è stato l’Autopilot
A proposito dell’incidente mortale avvenuto in Florida lo scorso anno, nel quale un uomo a bordo della sua Tesla ha perso la vita: il sistema Autopilot era quindi finito sul banco degli imputati, almeno fino a qualche giorno, quando la National Highway Traffic Safety Administration ha stabilito l’estraneità dello stesso nelle cause dell’incidente
La piattaforma di Tesla è risultata essere priva di difetti, secondo quanto ha fatto sapere la NHTSA, nonostante la stessa autorità abbia sottolineato come questi sistemi di guida autonoma non siano sempre infallibili in ogni situazione: d’altro canto, l’Autopilot è al momento un sistema di guida (semi)autonoma, richiedendo lo stesso l’intervento umano in determinate circostanze.

Nell’incidente occorso in Florida, secondo l’indagine, l’uomo al volante non ha fatto alcunché per evitare l’impatto con il camion. Proprio per questo motivo, secondo la NHTSA, i sistemi di guida autonoma devono comunque sollecitare il conducente ad essere sempre vigile su quanto avviene sulla strada, mantenendo comunque le mani sul volante. 

Link  :  Zero responsabilità per l'incidente

Tesla la gigafactory ha iniziato a produrre batterie