Le ore della Passione di N.S.G.
17.08.2015 17:13
Gesù Cristo, il Verbo fatto Carne, a Luisa Piccarreta : <<Figlio mio, quello che voglio da te è di non più riconoscerti in te stessa, ma di riconoscerti solamente in Me; sicché di te non più ti ricorderai, né avrai più riconoscenza di te, ma ti ricorderai di Me; e disconoscendo te stessa acquisterai la mia sola riconoscenza. A misura che oblierai e distruggerai te stessa, così avanzerai nella mia conoscenza e ti riconoscerai solamente in Me. Quando avrai fatto tutto ciò, non penserai più con la tua mente, ma con la mia; non guarderai con i tuoi occhi, non parlerai con la tua bocca, né palpiterai con il tuo cuore, né opererai con le tue mani, né camminerai coi tuoi piedi, ma guarderai coi miei occhi, parlerai con la mia bocca, palpiterai col mio Cuore, opererai con le mie mani, camminerai coi miei piedi... Perché ciò avvenga, cioè, per riconoscerti solamente in Dio, l’anima ha bisogno che vada alla sua origine e che ritorni al suo principio, Iddio, donde uscì, e che uniformi tutta sé stessa al suo Creatore; e tutto ciò che ritiene di sé stessa e che non è conforme al suo Principio lo deve disfare e ridurre al nulla. In questo solo modo, nuda, disfatta, può ritornare alla sua origine e riconoscersi sola in Dio, e operare secondo il fine per cui è stata creata. Ecco, perciò, che per uniformarsi tutta in Me, l’anima deve rendersi invisibile con Me. Il pensare a sé stesso è lo stesso che uscire da Dio e ritornare a vivere in sé stesso. Poi, il pensare a sé stesso non è mai virtù, ma sempre vizio, fosse anche sotto aspetto di bene.
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FILMATI sulle Letture dal Libro del Cielo :
La Divina Volontà Lettura Libro di Cielo 01 dagli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
La Divina Volontà Lettura Libro di Cielo 02 dagli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
La Divina Volontà Lettura Libro di Cielo 03 dagli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
La Divina Volontà Lettura Libro di Cielo 04 dagli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
La Divina Volontà Lettura Libro di Cielo 05 dagli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
La Divina Volontà Lettura Libro di Cielo 06 dagli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
La Divina Volontà Lettura Libro di Cielo 07 dagli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
La Divina Volontà Lettura Libro di Cielo 08 dagli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
La Divina Volontà Lettura Libro di Cielo 09 dagli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
La Divina Volontà Lettura Libro di Cielo 10 dagli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
La Divina Volontà Lettura Libro di Cielo 11 dagli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
La Divina Volontà Lettura Libro di Cielo 12 dagli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
FILMATI : Divina Volontà 0 del Gruppo di Fra Pio Maria Dell'Addolorata Ciampi
Divina Volontà 1 del Gruppo di Fra Pio Maria Dell'Addolorata Ciampi
Divina Volontà 2 del Gruppo di Fra Pio Maria Dell'Addolorata Ciampi
Divina Volontà 3 del Gruppo di Fra Pio Maria Dell'Addolorata Ciampi
Lettura su : Le ore della Passione e le promesse di N.S.G.C.
Sito Web su : Le ore della Passione di N.S.G.
La Divina Volontà
Gesù Cristo, il Verbo fatto Carne, a Luisa Piccarreta : <<Figlio mio, quello che voglio da te è di non più riconoscerti in te stessa, ma di riconoscerti solamente in Me; sicché di te non più ti ricorderai, né avrai più riconoscenza di te, ma ti ricorderai di Me; e disconoscendo te stessa acquisterai la mia sola riconoscenza. A misura che oblierai e distruggerai te stessa, così avanzerai nella mia conoscenza e ti riconoscerai solamente in Me. Quando avrai fatto tutto ciò, non penserai più con la tua mente, ma con la mia; non guarderai con i tuoi occhi, non parlerai con la tua bocca, né palpiterai con il tuo cuore, né opererai con le tue mani, né camminerai coi tuoi piedi, ma guarderai coi miei occhi, parlerai con la mia bocca, palpiterai col mio Cuore, opererai con le mie mani, camminerai coi miei piedi... Perché ciò avvenga, cioè, per riconoscerti solamente in Dio, l’anima ha bisogno che vada alla sua origine e che ritorni al suo principio, Iddio, donde uscì, e che uniformi tutta sé stessa al suo Creatore; e tutto ciò che ritiene di sé stessa e che non è conforme al suo Principio lo deve disfare e ridurre al nulla. In questo solo modo, nuda, disfatta, può ritornare alla sua origine e riconoscersi sola in Dio, e operare secondo il fine per cui è stata creata. Ecco, perciò, che per uniformarsi tutta in Me, l’anima deve rendersi invisibile con Me. Il pensare a sé stesso è lo stesso che uscire da Dio e ritornare a vivere in sé stesso. Poi, il pensare a sé stesso non è mai virtù, ma sempre vizio, fosse anche sotto aspetto di bene.
Figlio mio, il pensiero di voi stessi accieca la mente e vi forma una specie d’incanto umano, e questo incanto umano forma una rete intorno all’uomo. Questa rete è formata di debolezza, di oppressioni, di malinconie, di timori e di tutto ciò che di male contiene l’umana natura. E quando più si pensa a sé stesso, anche sotto aspetto di bene, più fitta si fa la rete e più accecata l’anima vi resta. Mentre il non pensare a sé stesso ed il pensare a Me solo e solo ad amarmi, siano qualunque le cose, è la luce alla mente e vi forma un dolce incanto divino; vi fa pure la sua rete, e questa rete è formata tutta di luce, di fortezza, di gaudio, di fiducia, insomma di tutti i beni che posseggo Io stesso. E quanto meno si pensa a sé stesso, più fitta si forma la rete, sicché non più si riconosce... Quanto è bello vedere l’anima ravvolta in questa rete che vi ha tessuto l’incanto Divino! Come è piacevole, graziosa e cara a tutto il Cielo! Viceversa è l’anima che si fissa in sé stessa. Figlio mio, il pensiero di sé stesso impiccolisce l’anima, e dalla sua piccolezza misura la mia grandezza e quasi vorrebbe restringermi. Invece, chi non pensa a sé stesso, pensando a Me, s’ingrandisce nella mia immensità e Mi rende l’onore a Me dovuto. Figlio mio, se sapessero le anime il male che fanno certe riflessioni proprie...! Incurvano l’anima, l’abbassano, le fanno tenere la faccia rivolta a sé stessa; e più si guardano, più umane diventano; più riflettono, più sentono le miserie e più ammiseriscono... Mentre il solo pensiero di Me, di amarmi, di starsi abbandonata tutta in Me, fa diritta l’anima, e col tenere la faccia a guardare Me solo, s’innalzano e crescono; più Mi guardano, più Divine diventano; quanto più riflettono su di Me, più si sentono ricche, forti, coraggiose. L’unione col Divino Volere porta l’anima alla dimenticanza di sé stessa e alla contemplazione di Dio.
…La volontà dell’uomo è quello che più rassomiglia al suo Creatore. Nella volontà umana ci ho messo parte della mia Immensità e della mia Potenza, e dandole il posto d’onore l’ho costituita regina di tutto l’uomo e depositrice di tutto il suo operato. Come le creature tengono le casse dove conservare la loro roba, per tenerla custodita, così l’anima tiene la sua volontà per conservare e custodire tutto ciò che pensa, che dice e che opera; neppure un pensiero sperderà. Ciò che non può fare con l’occhio, con la bocca, con le opere, lo può fare con la volontà; in un istante può volere mille beni e mille mali. La volontà fa volare il pensiero al Cielo, nelle parti più lontane, e fin negli abissi. Si può impedire che operi, che veda, che parli, ma tutto ciò lo può fare nella volontà.>>