La materia, l'energia magnetica ed il principio della vita

26.05.2016 02:25

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Conferenze di Alberto Tavanti

Prima conferenza su Pier Luigi Ighina (Gigi)

Gli atomi non corrono ma pulsano ed è la loro pulsazione che fa ruotare il loro campo magnetico che in tal modo li avvolge in una specie di alone luminoso nascondendoli agli sguardi. E' la stessa cosa che succede nello spazio: la sostanza dei corpi celesti è pulsante ma ferma; sono solo i loro campi magnetici che ruotandogli attorno ce li fanno vedere in movimento.  Tutti gli uomini presenti sulla superficie della Terra sono prigionieri del loro campo magnetico che è condizionato dal grande campo magnetico dei nostro pianeta. Per distruggere le illusioni create dai campi magnetici, bisogna fermarli assorbendone all'interno o dall'esterno l'energia in modo da vedere la realtà che c'è al di là di essi". Il principio dei Filtri Magnetici che si può riassumere così. Quando l'energia magnetica attraversa una sostanza, ne assume l'impronta ritmica. Se poi nell'attraversare quella sostanza non riesce ad uscirne perché costretta a riflettersi in se stessa dal campo magnetico che l'avvolge, si trasforma in una particella di quella stessa sostanza. Se invece riesce ad attraversarla, entrando nel campo magnetico di un'altra sostanza, se quest'ultima riesce a trattenerla, vi si materializza o nella forma della sostanza precedente o in una nuova forma intermedia tra le due. Inoltre ogni sostanza ha una polarità dominante a seconda che in essa predomini l'energia proveniente dalla Terra o dal Sole. Quando un'energia entra in un campo magnetico, se vi viene riflessa inverte la propria polarità cioè si materializza, perché la materializzazione altro non è che l'inversione di polarità dell'energia. Se poi all'interno di una sostanza avviene lo scontro fra una particella di energia solare discendente ed una di energia terrestre ascendente, si determina un'esplosione ritmica che diventa il principio di vita di quella sostanza che potrà quindi accrescersi e moltiplicarsi. Praticamente con poche semplici parole, Gigi mi aveva rivelato il segreto del Principio della vita e delle sue differenti manifestazioni, oltre a quello della formazione e della trasformazione della materia.

Tornando ai Filtri Magnetici, facemmo alcuni esperimenti molto interessanti. Per esempio io mi presi una solenne sbronza senza bere né vino né liquori, ma soltanto restando dieci minuti davanti ad un filtro d'alcool attraversato da energia magnetica. A quel tempo non si parlava molto della Omeopatia che era derisa da quasi tutti i medici e praticamente sconosciuta ai malati. lo, da insaziabile curioso, me ne ero interessato ed ero convinto della sua efficacia. Non condividevo però il sistema di preparazione dei farmaci in quanto le dinamizzazioni che un tempo erano eseguite con le proprie mani dai medici, ora erano fatte con macchine in modo che veniva eliminato quel rapporto diretto fra medico, medicina e malato che secondo me era di fondamentale importanza. Ora che conoscevo il Principio dei Filtri Magnetici potevo rendermi conto in maniera scientifica della sua efficacia e prevedere la possibilità di estenderne e migliorarne le virtù curative. Inoltre l'Omeopatia con tutte le sue progressive diluizioni che portavano la materia velenosa allo stadio di energia curativa con polarità invertita, mi sembrava poter essere un mezzo appropriato per rendere coscienti sia i medici che i malati, dell'interdipendenza tra il mondo fisico-corporeo e quello energetico-spirituale. Ma non voglio divagare con le mie teorie personali e torniamo a Gigi che era un vulcano di sempre nuove idee e rivelazioni. Una sera lo andai a trovare come al solito e mi disse subito che aveva una cosa molto importante da riferirmi. Con un po' di tristezza mi confidò che aveva ricevuto l'ordine di distruggere la poltrona magnetica. - "Ma cosa dici Gigi? – replicai esterrefatto - Ma se tra tutti gli apparecchi che abbiamo costruito è quello che funziona meglio?!" - "Non si può disubbidire: bisogna farlo". lo ero molto affezionato a quella poltrona. Ci sedevo sopra ogni sera ricevendone un vivo senso di benessere. Inoltre il lampeggiare delle molte lampade pulsanti faceva vedere all'interno degli occhi chiusi l'alternarsi di meravigliosi colori. Una sera poi, mi era successa una cosa straordinaria; mentre vi ero seduto già da qualche minuto all'improvviso le mie palpebre diventarono trasparenti e mi accorsi che riuscivo a vedere ad occhi chiusi. Chiamai subito Gigi che era nella stanza accanto assieme ad un altro collaboratore e raccontai ciò che mi stava succedendo. Cominciarono a ridere credendo che scherzassi e mostrandomi le dita mi chiedevano: "Quante sono queste?" ed io rispondevo sempre con esattezza. Allora andarono a prendere un giornale ed io comincia a leggerlo correttamente ad occhi chiusi. Gigi mi chiese: "Sei sicuro che non stai vedendo attraverso la fessura delle ciglia?" - "Assolutamente sì. Guarda!" e mi appoggiai gli indici delle mani sul bordo inferiore delle ciglia in modo da eliminare qualsiasi sospetto. Allora si convinsero e vollero provare anche loro, ma pur restando a lungo sulla poltrona non ci riuscirono. Alla fine vi tornai pure io, ma il fenomeno della trasparenza non si manifestò più, né allora, né in seguito. Per farla breve, distruggemmo la poltrona e nemettemmo i vari pezzi che erano pieni di polvere di alluminio all'interno di un cilindro di circa due metri d'altezza, che poi seppellimmo in un buca profonda scavata nel terreno retrostante. Avevamo così trasformato la poltrona in un captatore dell'energia terrestre. Questo avvenne nel maggio del 1972, lo so con certezza perché possiedo una foto del cilindro di alluminio conla data sopra. Allora non mi rendevo conto dell'importanza di quel sacrificio. Diversi anni dopo, quando le cure magnetiche diventarono di moda perché riconosciute efficaci al punto da essere presenti in tutti gli ospedali e rimborsate dalla mutua, mi vennero in mente le parole di Gesù: "Se il seme caduto in terra non muore non porta frutto, ma se muore porta molto frutto". Quale profondo insegnamento era racchiuso in quella rinuncia così illogica, in apparenza priva di senso! Di lì a poco Gigi ricevette l'ordine di distruggere anche il "cannone", un grande tubo a forma leggermente conica col quale avevamo effettuato degli esperimenti a dir poco strabilianti. Bombardando con impulsi di luce magnetizzata la luna, eravamo riusciti ad aumentare o a diminuire il livello delle maree sulla costa adriatica, a far piovere o a rasserenare il cielo. Una notte d'agosto in cui la luna era piena e nel cielo era presente solo una leggera foschia, si realizzò un fenomeno che ci lasciò stupefatti. Ci accorgemmo infatti che la foschia si era addensata in maniera perfettamente circolare attorno ad un enorme buco di sereno al centro del quale si trovava la luna. Non si trattava di un'aureola lunare, ma di un'enorme corona nuvolosa nella nostra atmosfera che incorniciava la luna. Non essendo certi di essere noi gli artefici di quel fenomeno, spostammo il tubo col quale seguivamo il movimento della luna e subito la corona nuvolosa si ruppe frastagliandosi. Ricentrammo il cannone sulla luna e subito la corona si ricompattò. Erano circa le due di notte ma vi erano ancora in giro diversi nottambuli e tutti si fermarono col naso in sù per ammirare l'inconsueto fenomeno. Mantenemmo ancora per un'ora la corona nel cielo e poi decidemmo di andare a dormire. Spento il lampeggiamento, poco dopo la foschia si frastagliò disperdendosi. Dopo qualche tempo il cannone fu distrutto e coi vari pezzi costruimmo lo Stroboscopio Magnetico. Circa sei mesi dopo il fenomeno della corona nuvolosa mentre di notte lasciavo il laboratorio, mi accorsi che nel cielo si era nuovamente formata la corona benché il tubo non esistesse più. Avvertii Gigi che trovò subito la spiegazione dicendo che avevamo perforato in un punto sia il campo magnetico terrestre che quello lunare, per cui quando i due fori coincidevano si ristabiliva il ritmo di scambio che noi avevamo creato. In breve vi dirò che il fenomeno si è ripetuto per moti anni e forse si produce ancora oggi ogni volta che la Luna si trova in quella particolare posizione che sembra si verifichi con periodicità semestrale e che è osservabile sempre che le condizioni atmosferiche siano adeguate. Sto scrivendo questi ricordi ognuno dei quali ne suscita altri. A proposito della Luna mi viene in mente un esperimento che facemmo e che non è improprio definire di portata cosmica e cioè la fecondazione del nostro satellite. Cerco di spiegarmi: Gigi sosteneva che la Terra era l'unico pianeta in cui la vita si era sviluppata anche in superficie. Diceva che i corpi celesti avevano un vuoto all'interno, al centro del quale pulsava come un piccolo sole. Essi avevano una conformazione simile ad un'enorme cellula e la crosta più o meno solida che li delimitava, era una specie di grossa membrana sulla cui superficie interna si sviluppava la vita. Pertanto i mondi extraterrestri erano concavi e non convessi. Gigi diceva che prima o poi i terrestri che avevano una mentalità rivolta necessariamente all'esteriorità, avrebbero cercato di colonizzare la superficie della luna e che era importante favorire questo tentativo inviando su di essa i vari campi magnetici delle più comuni sementi, quali grano, orzo, riso ecc. Tali irradiazioni energetiche entrando nel campo magnetico lunare, si sarebbero materializzate creando i presupposti per un loro futuro sviluppo. Quando Gigi mi parlò di questo eccezionale programma, gli presentai la più ovvia delle obiezioni dicendogli che sulla superficie lunare non vi era né aria, né acqua e che non riuscivo a capire in che modo i semi terrestri, anche ammesso che riuscissero a materializzarsi su di essa, avrebbero potuto svilupparsi. Mi rispose con queste testuali parole: "Voi uomini vedete tutte le cose a rovescio perché credete che sia l'ambiente a creare la vita, mentre è vero il contrario. L'energia ritmica lunare e solare attraversando i semi creerà sia l'aria che l'acqua. Ogni esplosione ritmica all'interno di un seme ne alimenta la vita e poiché esso ha due polarità predisposte una a diventare radici per assorbire l'acqua, l'altra a diventare foglie per assorbire l'aria, l'energia che dall'interno esce dai semi si materializza filtrandosi attraverso le due impronte polari, da una parte come acqua e dall'altra come aria. Dopo molto tempo, quando attorno ai semi vi sarà una saturazione di acqua e di aria, allora si verificherà in essi l'inversione del ritmo che comincerà a far assorbire dall'esterno l'acqua e l'aria materializzandole nel suo stesso accrescimento". Ricordo che quando ascoltai queste spiegazioni, la mia mente entrò in uno stato di estrema confusione perché mentre sentivo dentro di me che quello che lui diceva era vero, tutte le mie strutture mentali che si erano consolidate attraverso l'esperienza di percezioni sensoriali contrarie si ribellavano a questo sconvolgimento. Così, dopo un prolungato silenzio durante il quale cercai di mettere un po' d'ordine dentro di me, gli dissi: -"Provo a riassumere quello che mi hai detto per rendermi conto se ho ben compreso le tue parole. Dunque noi prendiamo delle varie sementi e le mettiamo a bagno nell'acqua per un po' di tempo in modo che vi imprimiamo l'impronta del loro campo magnetico. Poi facciamo passare attraverso l'acqua delle pulsazioni luminose cariche di energia magnetica e tramite il tubo là fuori le proiettiamo sulla Luna. Entrando nel campo magnetico lunare queste irradiazioni si materializzano, ma in che senso si materializzano? Piovono sulla luna come chicchi di grano, orzo ecc. identici a quelli che vediamo sulla Terra?" -"No, non così. Sulla Luna si materializza la forma eterica dei semi che sarebbe una prima condensazione del loro campo magnetico. Solo in seguito si formerà il corpo solido vero e proprio e cioè quando la forma eterica dei semi, dopo aver trasformato l'ambiente materializzando l'energia ritmica, inizierà il processo contrario, cioè assorbirà in sé in forma energetica ciò che prima aveva materializzato esteriormente. L'assorbimento energetico verrà poi materializzato in un accrescimento solido corporeo tramite la riproduzione cellulare." Se devo essere sincero, non credo di aver capito a fondo le sue parole né allora né adesso e credo non saranno molte le persone che si convinceranno del loro valore. Tuttavia sono fermamente convinto che tutte le rivelazioni di Gigi sono Semi di Verità che germoglieranno al momento opportuno trasformandosi in Realtà. Ricordo anche un'altra sua rivelazione sui filtri magnetici che riferisco perché mi sembra molto importante. Mi disse infatti, che noi uomini non avevamo ancor ben capito una cosa di fondamentale importanza e cioè che l'alimentazione degli esseri viventi è determinata dall'assorbimento dell'energia e non della materia. Mi fece questo esempio: "Un seme ha bisogno di acqua intorno sé per emettere radici e poi crescere. Tuttavia il seme non assorbe l'acqua come tale ma come energia di tale elemento. Tutte le cellule viventi sono avvolte da una membrana che rappresenta il livello di materializzazione più interna del loro campo magnetico e nello stesso tempo, il livello di energia più esterno della loro natura materiale. Attraverso la membrana che avvolge il seme, sembra che passi l'acqua ma in realtà è la sua energia o meglio l'energia del ritmo Sole-Terra che è presente in essa che viene assorbita, filtrata e poi materializzata all'interno in una forma nettamente diversa da quella che aveva quando era fuori. Le membrane cellulari scindono l'acqua non solo in idrogeno e ossigeno, ma anche in energia solare e terrestre. Nel processo di nutrizione che è il processo di assorbimento principale, tutto deve essere smaterializzato e cioè trasformato in energia prima di venire rimaterializzato nelle forme necessarie all'organismo vivente. Io ti posso garantire che si potrebbe vivere senza mangiare né bere se ci si mettesse in sintonia con il ritmo Sole-Terra. Ma prova a dirlo agli scienziati e vedrai come ti ridono in faccia". Vi riferisco ancora un ultimo ricordo perché credo non solo di avervi stancato ma forse anche un po' annoiato. Un giorno mi chiese:" Come fanno i pesci a vivere nell'acqua?" - "A dir la verità non lo so di preciso. Gli scienziati dicono che tramite le branchie prelevano l'ossigeno dall'acqua." - "E l'idrogeno dove va a finire?" - "Boh, lo combineranno, lo assorbiranno, in poche parole non lo so." E lui: "Vedi, i pesci si comportano in un certo senso come le piante che respirano l'aria con le foglie filtrandola e purificandola, mentre assorbono l'acqua dalle radici scindendola nei suoi componenti. Le foglie e i rami sono i polmoni delle piante; le radici il loro stomaco.