Sindone - una scultura

05.04.2018 14:45

  

Filmati  :  Sindone scolpito nel marmo 

Sindone ricostruzione calco 

Sindone calco su legno    da TV2000

Sindone segni della resurrezione    da TV2000 

Gesù della Sindone diviene una scultura

Il maestro Sergio Rodella, che lavorando fianco a fianco con il professor Giulio Fanti (docente di Misure Meccaniche e Termiche del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova) e con un gruppo di medici guidati dal dottor Matteo Bevilacqua, (già pneumologo dell’Ospedale) ha scolpito un modello tridimensionale del tutto corrispondente (la precisione è stata calcolata al centimetro) all’immagine rimasta impressa sulla sindone.

L’uomo della Sindone era alto all’incirca un metro e ottanta, aveva i capelli lunghi e un corpo magro e muscoloso, che dopo lo strazio delle torture, i loro segni sembrano essere misteriosamente scomparsi. L’immagine di Cristo restituita dai più recenti e sofisticati studi sulla Sacra Sindone è incredibilmente vicina a quella che da secoli tramanda l’arte, e non è un caso se il difficile compito di riprodurre un calco realistico di quel corpo è stato affidato proprio a un artista, il maestro Sergio Rondella.

I risultati ottenuti sono recentemente stati presentati alla comunità scientifica negli Stati Uniti, oltre che pubblicati sulla rivista internazionale “Peertechz Journal of Forensic Science and Technology”; e sembrerebbero confermare molto di quanto tramandato dai Vangeli. Il professor Fanti afferma : «Questo studio ci conferma la piena autenticità del lenzuolo, databile al primo secolo dopo Cristo. Il tessuto proveniva probabilmente dall’India, come suggeriscono le polveri rimaste impigliate nel tessuto. Alcune sostanze presenti nelle tracce di sangue, quali la creatinina, la ferritina e la biliverdina, ci confermano invece che la sindone avvolse un uomo a lungo torturato: il nostro corpo le rilascia solo se in stato di particolare sofferenza, ed è impensabile che siano state aggiunte chimicamente a posteriori perché la conoscenza e lo studio di questi meccanismi sono cosa recente. Possiamo dichiarare con assoluta certezza che la sindone avvolse il corpo di un uomo crocifisso, perché l’immagine che si è impressa, rimasta intatta nella rigidità della morte, è proprio quella della posizione assunta nella crocifissione. Il calco rende l’idea in modo molto chiaro. Certo non possiamo dire, dal punto di vista scientifico, che quest’uomo fosse Gesù Cristo, ma possiamo dire che fu prima crocifisso e poi, diciamo, risorto. Ci sono segni così particolari, ancora oggi non del tutto spiegabili dalla scienza, che fanno pensare a una smaterializzazione