PQ Effetto Osservatore
Psico Quantistica PQ 3
Filmato : Effetto osservatore di Alberto Lori
Alberto Lori è formatore della Max Formisano Training Coaching & Consulting, docente di "Comunicazione verbale" alla Luiss e libero docente di Comunicazione al Campus de' Media organizzato dal CONI. Tiene seminari su "Reading & Speaking" all'Università "La Sapienza" di Roma per la facoltà di "Scienze della Comunicazione".
Teoria quantistica ed esistenza dell'anima
Un medico e un fisico quantistico di fama mondiale, l’americano dott. Stuart Hameroff e l’inglese Sir Roger Penrose, hanno sviluppato una teoria che potrebbe dimostrare definitivamente l’esistenza dell’anima. Secondo la Teoria Quantistica della Coscienza elaborata dai due scienziati, le nostre anime sarebbero inserite all’interno di microstrutture chiamate “microtubuli”, contenute all’interno delle nostre cellule cerebrali. La loro idea nasce dal considerare il nostro cervello come una sorta di “computer biologico”, equipaggiato con una rete di informazione sinaptica composta da più di 100 miliardi di neuroni. Essi sostengono che la nostra esperienza di coscienza è il risultato dell’interazione tra le informazioni quantiche e i microtubuli, un processo che i due hanno definito “Orch-OR” (Orchestrated Objective Reduction). Con la morte corporea, i microtubuli perdono il loro stato quantico, ma le informazioni in essi contenute non vengono distrutte. In parole povere, più legate ad un linguaggio tradizionale, l’anima non muore, ma torna alla sua sorgente.
“Quando il cuore smette di battere e il sangue non scorre più, i microtubuli smettono di funzionare perdendo il loro stato quantico”, spiega il dott. Hameroff, professore emerito presso il Dipartimento di Anestesiologia e Psicologia e direttore del Centro di Studi sulla Coscienza presso l’Università dell’Arizona. “L’informazione quantistica all’interno dei microtubuli non è distrutta, non può essere distrutta, ma viene riconsegnata al cosmo. Quando un paziente torna a vivere dopo una breve esperienza di morte, l’informazione quantistica torna a legarsi ai microtubuli, facendo sperimentare alla persona i famosi casi di premorte”, spiega Hameroff al Daily Mail. La grande portata di questa teoria è evidente: la coscienza umana, così intesa non si esaurisce nell’interazione tra i neuroni del nostro cervello, ma è un informazione quantistica in grado di esistere al di fuori del corpo a tempo indeterminato. Si tratta di quella che per secoli le religioni hanno definito “anima”.
L’esperienza terrena non sarebbe altro che una fase dell’evoluzione spirituale della coscienza umana, infatti le religioni come l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam, insegnano l’immortalità dell’anima. Questa teoria può aprire una nuova stagione di confronto positivo tra la ragione e la fede, la religione e la scienza. Anche secondo il credo buddista e induista, l’anima è parte integrante dell’Universo ed esiste al di fuori del tempo e dello spazio.