Le grandi verità della fede da Salvatore Monetti

14.06.2014 00:54

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Dice Salvatore Monetti nel suo sito web    Salvatore Monetti

Sono fermamente convinto che la fede dovrebbe unire tutti gli uomini, senza distinzione di sesso, razza, cultura, poveri, ricchi. Dobbiamo spogliarci dell'alterigia delle Summae e dei striminziti e puerili catechismi intellettuali. La nostra "umana fragilità" è stata depotenziata da una predicazione che ci ha convinti di essere deboli e immeritevoli, impregnati da energie diaboliche. Credo che è arrivato il momento di annunciare alla gente la forza della Vita e come San Paolo dire "Non sono io che vivo in me…" ma "in forza di Lui stravinco…".

Bisogna risvegliare il legittimo orgoglio di essere figli di Dio. Ci sia restituito l'entusiasmo e la tranquilla sicurezza di poter costruire un mondo migliore, affidato al nostro lavoro di "operai del Regno". Ma per fare ciò bisogna centrare l'annuncio sulla capacità fecondante dello Spirito che opera in tutti coloro che rimangono in dialogo con il Cristo Vivo. Chi non dialoga, chi smette di cercare ed è pago di quanto appreso dai catechisti di turno, avrà pure risposte prefabbricate ma dubito che lo sosterranno nella concreta verifica della fede nella burrascosa esistenza. O si diventa "cristiani" con lo stesso grado di intuitiva coscienza che fa dire di essere un essere vivente, oppure la fede si trasforma in intellettuale adesione a una dottrina. E allora si alimenterà di surrogati che potranno essere le teologie, o le costruzioni fantastiche che, come mongolfiere gonfie di pensieri e sentimenti, gli daranno solamente l'illusione di spiccare il grande volo.

Mi sono interrogato sulla chiamata all'Amore che esige una risposta: Chi siamo e dove andiamo? Siamo chiamati a prendere coscienza della nostra grandezza e preziosità, consapevoli di essere una fragile carne, ma dobbiamo liberarci dal peso delle troppe regole clericali che ci fanno sentire sempre peccatori. Dobbiamo riscoprire l'Agape che è il dinamismo vitale e divino del Cristo. Senza dover inseguire improbabili e carnali titanismi, accettando come esercizio di umiltà gli schiaffi del maligno.

Allora godete insieme a me di essere figli di un così grande Padre, misericordioso e buono e di costruire insieme a Lui una eternità beata. Buon cammino.