Il vero cristiano nello spirito e nel corpo
Filmato su Romolo Mantovani : l'Art de se Guérir Soi Même (sottotitoli in italiano)
IL VERO CRISTIANO nel corpo e nello spirito
Dobbiamo considerare un dovere aiutare l'umanità a ritrovare l'equilibrio fisico. Soltanto dopo questo si potrà parlare di pace, di religione, di evoluzione spirituale. Il primo requisito per ottenere la guarigione è la «volontà di guarire». Ti meraviglierai, forse, e ti chiederai: «È possibile che vi siano dei malati che non vogliono guarire?». E tuttavia è vero: ci sono alcuni malati i quali « desiderano » soltanto guarire, e chiamano medici, guaritori o anche Dio perché facciano loro recuperare la salute. Prendono qualsiasi medicina, ma non sono disposti a fare uno sforzo personale che li aiuti ad ottenere la guarigione. Ricordate il detto: «Aiutati e Dio ti aiuterà».
Per guarire radicalmente, bisogna sinceramente «volerlo», essere pronti a qualsiasi sacrificio; insomma, fare tutto ciò che è necessario per curarsi, essere «un uomo di Buona Volontà».Quando la guarigione sarà desiderata ardentemente a qualsiasi prezzo, allora potrà considerarsi già sicura. Innanzi tutto, occorre convincersi che non esistono malattie incurabili, sopratutto perché l'origine delle malattie è una sola: lo squilibrio dell'organismo. Una volta ritrovato il suo vero equilibrio, ogni malattia scomparirà.
Afferma dunque a te stesso che tu puoi guarire, che tu lo vuoi. Desidera guarire con tutta la forza della tua volontà. Sii sempre pronto, senza esitazione, a seguire scrupolosamente tutto ciò che ti si è indicato, e non permettere alla tua golosità di farti indietreggiare ed alla pigrizia di ritardare la tua guarigione. Non lasciarti vincere neppure da tutte le altre cattive abitudini antinaturali. Sono esse la causa del tuo male. Comprendi bene che per conquistare la vera salute è assolutamente necessario rompere con tutte queste cattive inclinazioni.
Non accettare, dunque, alcun compromesso. Tu devi rifarti una salute ed una vita interamente nuove. Ti si potrà dire che non sta bene avere troppa cura del proprio corpo fisico, che significa dare troppa importanza alle cose materiali e che bisogna invece pensare di più alle cose spirituali. Potrai rispondere che la malattia ha sempre per causa un errore spirituale, e che per conseguenza nessun vero progresso spirituale è possibile in un corpo malato. La malattia è un errore e per potere progredire spiritualmente non si può restare nell'errore.
Infine ti si potrà dire che se la medicina ufficiale e con essa tutti gli altri mezzi non sono riusciti a guarirti, è forse perché Dio ha deciso così, e che la tua sofferenza ti aiuterà a farti trovare un «buon posto» in Cielo. Una breve riflessione ti dimostrerà l'assurdità di questa asserzione. Dio, il Bene Assoluto, non può volere il male dei suoi figli, ma solamente ed unicamente il Bene. Un Dio che volesse il male, anche per punizione, non sarebbe più un Dio come noi lo intendiamo, di Amore e Vita.
Pertanto, se sei malato, sappi che non è Dio che l'ha voluto, ma che ciò è unicamente il risultato dei tuoi errori. Ti sei allontanato dalla via divina della Natura, e ciò è di per sé la causa della tua sofferenza. Allontanandoti da Dio e dalla Natura ti sei reso malato. Il mezzo per ritrovare la salute, è dunque quello di tornare a Lui, seguendo le Sue leggi naturali. Non cercare Dio tra le nuvole: il vero Dio è in te, ed in tutte le creature.
Cerca di sentirlo innanzi tutto in te, se tu vuoi, dopo, trovarlo in tutto il Creato. Non commettere l'errore di pregare Dio perché ti dia la salute, se tu disprezzi anche una sola parte della divina creazione, frutto del Suo amore infinito. Dio è Vita. La malattia è la mancanza di Vita. Per ritrovare una vera salute inalterabile unisciti a tutti gli elementi di Vita attraverso i quali Dio agisce, e troverai certamente, infallibilmente, la Vita, la Salute, la Serenità.
Non piangere sui tuoi mali, non chiuderti in te stesso. Guarda all'avvenire con fiducia. La via è semplice, chiara, luminosa: tu non devi che percorrerla; l'avvenire è nella tua volontà, nelle tue mani. Inoltre, dal momento che non esistono distruzioni senza ricostruzioni, nessuna caduta è definitiva, ma tutte hanno per scopo la tua finale evoluzione.
La natura è un magnifico esempio di ricostruzione continua, di rinascita, di rinnovamento in tutti i sensi. Coraggio! Pensa a tutte le qualità, a tutte le possibilità sconosciute che sono in te e che aspettano di essere risvegliate ed utilizzate per il tuo bene per quello degli altri; per la tua felicità, per la tua gioia. Poiché, ricordalo, tu sei nato per vivere nella gioia e nell'amore, e non nella sofferenza e nel dolore.
Non crederti incapace di sormontare fatiche e dolori. Abbi fede nelle tue forze, che si svilupperanno di pari passo con il tuo impegno. Abbi fede nel successo finale, e questo non potrà mancare. Anche se il tuo male è inoltrato, il tuo stato grave, sappi che, fino a che c'è Vita in un organismo, c'è sempre possibilità di rinforzare questa vita e di salvare questo organismo. Fino a che si è ancora legati alla Vita, si può sempre assorbire e ricevere Vita dalla Fonte Naturale.
Lo stesso tuo male di cui ti lagni è stato vinto da molti altri; perché non dovresti vincerlo anche tu? Basta che tu lo voglia, e ti apra alle meravigliose risorse spirituali che sono in te ed attorno a te. Prendi coscienza di te stesso come di un essere di volontà ferma ed inamovibile. Cessa di essere colui che si lamenta, cessa di considerarti come un fardello inutile per te e per gli altri, rinasci ad una vita nuova.
Abbi fede e sappi volere in nome di Dio «Coscienza di Vita»: tu ritroverai una perfetta salute, perché è il tuo preciso dovere di uomo, dinanzi al vero Dio. Sappi che se in nome della «Coscienza di Vita» tu vuoi guarire, la Vita Universale, che ti circonda in forma di energia-amore, accorre in tuo aiuto. Afferma a te stesso che tu guarirai perché sei unito saldamente a tutti gli Elementi di Vita, che ti aiuteranno a conseguire e a conservare una perfetta salute.
Ad ogni istante del giorno, ripeti a te stesso: «Io sto guarendo. In nome di Dio Coscienza di Vita, io voglio guarire completamente. Io sto sempre meglio. Io sono completamente guarito. Io godo di una salute perfetta che riempie tutta la mia esistenza di gioia, d'amore, di felicità ».
Abbi questa fede, metti in te questa certezza assoluta, inamovibile, che tu sei guarito per sempre. Vedi te stesso già guarito, pieno di una salute che non hai mai conosciuto. Pensa a tutto ciò che farai di bello e di buono, quando tu sarai completamente guarito. Allora vedrai il miracolo compiersi. Tu sei un figlio di Dio, e Gesù ha detto che noi tutti, suoi fratelli, avremmo potuto fare ciò che egli ha fatto, «e cose più grandi ancora».
Ma per questo occorre la fede. Dobbiamo acquistare piena coscienza di essere figli, creature e parte di Dio. Solo allora Egli si manifesterà nella nostra vita, per indicarci la via verso la nostra liberazione totale. Conoscete la Verità e la Verità vi renderà liberi ha detto GESÙ. II nostro scopo principale è quello di realizzare la Fraternità Umana.
Desideriamo abbracciare tutti gli uomini, chiedendo loro di realizzare innanzi tutto la Fraternità Umana, e solo dopo di questa, seguire, se lo desiderano, la religione che loro meglio conviene. Ogni vera religione deve aiutare i suoi adepti a sorpassare i limiti delle loro concezioni per arrivare ad « amarsi scambievolmente ».
Se fosse necessario scegliere una religione, non esiteremmo a prendere come tale la semplice espressione dell'Amore. Poiché, tuttavia, noi viviamo, operiamo e scriviamo in una parte del mondo che crede nell'insegnamento del Cristo, possiamo peraltro dimostrare che i nostri principi etici e terapeutici non contrastano con quelli cristiani. Cristo, come sappiamo, frequentava l'antica setta degli Esseni, una setta iniziatica segreta, che praticava la vera Fraternità Umana. È presso questi fratelli che Gesù trovava l'ospitalità nei suoi spostamenti di città in città.
Gli Esseni non solamente erano vegetariani, ma si nutrivano principalmente di frutta e di cereali, come affermano le Sacre Scritture. Non bevevano che acqua pura. Essi erano tutti guaritori, meglio taumaturghi; praticavano le abluzioni fredde, il digiuno, le respirazioni e la preghiera. È evidente che il Cristo faceva parte di questa comunità e che essa seguiva i precetti da Lui insegnati. Ora è facile rendersi conto che questo insegnamento corrisponde esattamente alla cura da noi esposta.
Egli considerava, come noi, la malattia una conseguenza dei «peccati». Egli intendeva come tali tutti gli errori commessi contro le Leggi di Vita Naturale. Ecco perché diceva a coloro che guariva: «Va' e non peccare più!». Diceva anche: «Voi, malati, non resistete affatto al male» (Matteo 5, 39-42). Resistere a qualche cosa vuol dire: opporsi, combattere.
Ora, un vero cristiano non deve combattere il male. Tuttavia, la medicina ufficiale è basata su questo principio di « combattere il male». Per essere dei veri cristiani non dobbiamo ricorrere ai medicinali fabbricati da uomini e che hanno come principio di combattere il male. Diceva anche: «Lasciate che la malattia abbia il suo corso, e fate in questo modo uscire il diavolo». È proprio ciò che noi facciamo con la cura naturale: noi lasciamo «esplodere» il male, mentre la medicina lo soffoca.
Per il Cristo, tutto è spirituale, il male stesso possiede un'anima, uno spirito: il diavolo, in questo caso, non è che lo spirito della malattia che bisogna lasciar uscire dal corpo. Continuava: « E facendo così voi potrete fare penitenza e purificarvi fino ad un grado che tocca la perfezione » (Matteo 5, 48). Fare penitenza vuol dire abbandonare le nostre antiche e cattive abitudini: esattamente ciò che anche noi prescriviamo.
Egli indica come un dovere la necessità di purificarsi per perfezionarsi. L'ideale del vero cristiano è dunque di diventare perfetto. Egli spinse questa perfezione fino a dire che dobbiamo diventare perfetti come Dio, come nostro Padre che è nei Cieli. Impossibile arrivare a questa perfezione senza fare « penitenza », senza purificarsi. È per questo che Egli ci previene: «La porta è stretta (Matteo 7, 14) ed il cammino che conduce alla vita è lungo». Egli ci avverte che per arrivare alla Vita (Salute Perfetta e purificazione) avremo molte difficoltà e che il lavoro sarà lungo. Dunque, la guarigione fittizia coi medicinali non è il mezzo cristiano poiché si vorrebbe guarire presto e senza sforzo.
Ci ha detto ancora: «E colui che si metterà su questa strada, mette la mano alla carrucola» (Luca 9, 62). Conferma dunque che noi non potremo ottenere la guarigione che col nostro solo sforzo personale, lavorando lungamente su noi stessi. Mettere mano alla carrucola significa mettere in azione tutti i mezzi naturali per purificarsi ed arrivare alla Vita Pura. Egli ha aggiunto: « Non bisogna guardare indietro ». Non guardare indietro significa non arrestarci sui nostri errori passati (errori di igiene, abusi di ogni specie: alcool, tabacco, carne, vizi, ecc.) e abbandonare tutte le nostre abitudini di un tempo che ci avevano condotto alla malattia. Non indugiare su tutto questo, ma abbandonarlo per sempre.
«Bisogna che voi nasciate di nuovo per l'Acqua e lo Spirito Santo». (Giovanni 3, 5). «E voi arriverete allo stato di figlio di Dio». Non si può nascere, se prima non si muore. Noi dobbiamo dunque morire per tutto il nostro passato di errori per poter nascere come un uomo nuovo in questa nuova concezione della Vita. Sulla Scienza del Pensiero Creativo, ha dato un insegnamento integrale e perfetto che nessuna religione si è data la pena di interpretare a fondo e di insegnare, specialmente nei confronti della malattia.
Egli insiste sulla Fede (è la tua Fede che ti ha guarito); non una fede cieca, ma una fede cosciente. Tutto è nell'insegnamento del Cristo. Se noi sappiamo leggere i Vangeli con uno spirito aperto e comprensivo, saremo meravigliati da ciò che vi scopriremo.
Fonte Romolo Mantovani
Tutti noi siamo alla destra del Padre da Divo Barsotti