Energia vibrazionale degli alimenti
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Energia vibrazionale degli alimenti e la nostra salute
Nel 1960 il Dott. A. George Wilson completò lo sviluppo di un'apparecchiatura elettrica molto sensibile che chiamò "Neuro-Micrometro". Questo strumento, una volta collegato con elettrodi in contatto con la superficie del corpo di una persona, misura il flusso di elettricità che scorre nei nervi. Il Neuro-Micrometro è in grado di misurare: rapporto acido/basico, energia che scorre nei nervi, energia funzionale, ossidazione delle cellule, riserva di energia organica, tensione emotiva, tossicirà organica. Con l'ausilio del Neuro-Micrometro, si può ottenere un'indicazione abbastanza approssimata della condizione di alcuni organi interni oppure delle ghiandole endocrine. Queste misurazioni diventano possibili in quanto vi sono sul corpo dei punti riflessi. Per definire la condizione di "buona salute", la cosa migliora da fare è esprimersi in termini di energia funzionale, una forma di corrente nervosa, anche chiamata "bioelettricità", che fornisce gli impulsi necessari al movimento degli arti ed alla vitalità di tutte le cellule che costituiscono il nostro organismo. Va sottolineato il fatto che tale energia non potrà mai essere fornita da alimenti cotti, surgelati o provenienti da animali morti. L'elettricità è definita come "un'onda di elettroni che sono costretti a muoversi da atomo ad atomo". Vi sono molti modi per creare dell'elettricità, quella nel nostro organismo è causata da reazioni chimiche (come quando si carica una batteria) che avvengono nelle cellule; tale processo prende il nome di "ossidazione". L'azione avviene come conseguenza dell'assorbimento di ossigeno e nutrimento da parte delle cellule. Nel momento che l'ossigeno e gli elementi nutritivi giungono al loro nucleo, e ne diventano parte integrante, viene a crearsi una minuscola corrente elettrica che ammonta a circa un 50-milionesimo di Volt. Questa corrente, anche se appare assai debole, è sufficiente per mantenere in vita una cellula e, quando si combina con quella di altre cellule (come accade nel cervello), diventa sufficiente per causare un flusso di energia nervosa che, qualora diretto verso una parte dell'organismo, prende il nome di "impulso nervoso" e può produrre un'azione. Siccome sono gli alimenti che assumiamo che permettono la generazione di questa energia, spetta agli stessi il compito di mantenere l'integrità termica, chimica, strutturale e funzionale del corpo. Questi quattro fattori sono ugualmente importanti ma, purtroppo, solo i primi tre sono stati presi nella dovuta considerazione. Quanto il cibo, possa essere correlato alla generazione dell'energia che mantiene le attività funzionali del corpo, è stato un argomento alquanto trascurato. La prima cosa da fare, nella ricerca di una dieta ottimale, dovrebbe essere l'attenta considerazione dell'effetto che essa avrà sulle cellule dell'organismo, sul rapporto acido/basico e quanto potrà aumentare o diminuire l'energia nervosa disponibile.
Il Dr. Wilson enumera quattro modi nei quale una dieta scorretta può interferire nel buon funzionamento delle cellule: 1. incapacità di provvedere al giusto nutrimento delle cellule per i processi di ossidazione e per la creazione di nuove cellule; 2. creazione di eccessiva acidità, che interferisce con i processi ossidativi delle cellule; 3. incapacità di creare l'acidità sufficiente a creare la differenza di potenziale necessaria per permettere il fluire dell'energia lungo i nervi del corpo; 4. Eccessiva assunzione di alimenti, che può ostacolare la circolazione dei fluidi all'interno dell'organismo, con conseguente inadeguata eliminazione dei rifiuti dovuti alla loro attività. Tutti questi fattori creano una malnutrizione delle cellule: l'unica fattore, secondo il Dr Wilson, che sta alla base di molte malattie, specialmente quelle croniche.
L'ing. Simoneton, francese, ha speso ben 20 anni facendo ricerche sull'effetto che gli alimenti possono avere sul corpo umano. Poiché tutto ciò che vive, compreso il nostro organismo, emette radiazioni, egli si chiese quali radiazioni lo indeboliscono e quali lo fortificano. Per portare avanti le sue ricerche usò un contatore Geiger, una camera ionizzante di Wilson, il Biometro di Bovis, che è graduato in Angstroms(A) e può misurare anche le onde che sono lunghe solo un decimilionesimo di millimetro. Con tali strumenti fu in grado di stabilire che ogni essere umano emette delle radiazioni attorno ai 6200/7000 Angstroms (questa lunghezza d'onda corrisponde al colore rosso dello spettro solare). Constatò anche che al di sotto dei 6500 A l'organismo non può più mantenersi in buona salute e compare la malattia. Segue la valutazione dei vari colori dell'arcobaleno, con la lunghezza d'onda in Angstrom:
Colore |
Lunghezza d’onda in Angstrom (A°) |
Utilità delle radiazioni |
Infrarosso |
7601-9000 |
indispensabili per la vita |
Rosso |
6201-7600 |
indispensabili per la vita |
Arancio |
5901-6200 |
indispensabili per la vita |
Giallo |
5801-5900 |
indispensabili per la vita |
Verde |
5201-5800 |
insufficienti per la vita ma comunque utili |
Verde |
5201-5800 |
insufficienti per la vita ma comunque utili |
Blu |
4501-5200 |
insufficienti per la vita ma comunque utili |
Indaco |
4301-4500 |
insufficienti per la vita ma comunque utili |
Violetto |
3901-4300 |
insufficienti per la vita ma comunque utili |
Ultravioletto |
3001-3900 |
insufficienti per la vita ma comunque utili |
Raggi X |
2600-3000 |
nocive per gli esseri umani |
Per mantenersi con vibrazioni ad una lunghezza d’onda superiore ai 6500 Angstrom (verso l’infrarosso) il nostro organismo deve continuamente adattarsi all’influenza di ogni specie di radiazioni, siano esse dovute a:
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pensieri,
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emozioni,
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alimentazione,
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medicamenti,
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radiazioni cosmiche,
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solari,
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terrestri,
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e quant'altro
Un ruolo assai importante, per il mantenimento della buona salute, viene pertanto rivestito dagli alimenti, dalle bevande, dal modo di vita e dall’ambiente in cui si vive. Prove di laboratorio, hanno dimostrato che gli alimenti sintetici, pur fornendo un’alimentazione equilibrata dal punto di vista qualitativo e calorico, non è sufficiente per fornire uno sviluppo normale. Questo significa che oltre ai consueti elementi (proteine, carboidrati, ecc.) gli alimenti devono anche possedere delle “vibrazioni energetiche”, capaci di mantenere la vita.
Una volta fatte queste considerazioni, l’Ing. Simoneton controllò un gran numero di alimenti che suddivise nelle 4 grandi categorie riportate qui sotto.
Le qualità vibrazionali e vitali dei cibi
GLI ALIMENTI SUPERIORI, con vibrazioni sopra i 6500 Angstrom:
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tutta la frutta fresca ben matura e relativi succhi (fatti in casa e subito ingeriti),
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quasi tutti gli ortaggi ed i legumi crudi o cotti con temperatura non superiore ai 70 gradi.
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Il grano,
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i farinacei,
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la farina ed il pane integrale;
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i dolci fatti in casa,
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tutta la frutta oleaginosa ed i loro oli essenziali,
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le olive,
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le mandorle,
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i pinoli,
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le noci,
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i semi di girasole,
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le nocciole,
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la noce di cocco e la soia,
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il burro freschissimo di giornata,
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i formaggi NON fermentati,
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la crema del latte e le uova di giornata.
GLI ALIMENTI DI APPOGGIO, con vibrazioni da 3000 a 6500 Angstrom:
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il latte fresco appena munto,
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il burro normale,
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le uova non di giornata,
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il miele,
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lo zucchero di canna,
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il vino,
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l’olio di arachidi
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le verdure scottate in acqua bollente.
GLI ALIMENTI INFERIORI, con vibrazioni NOCIVE dai 3000 Angstrom in giù:
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la carne cotta,
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i salumi,
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le uova dopo il 15 giorno,
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il latte bollito,
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il the,
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il caffè,
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le marmellate,
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il cioccolato,
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il pane bianco,
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tutti i formaggi fermentati.
Questi alimenti sono quasi tutti proteici, e basta una piccolissima deficienza del fegato o dell’apparato digerente, affinchè diventino intollerabili per l’organismo.
GLI ALIMENTI MORTI, senza alcuna vibrazione:
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le conserve alimentari,
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le margarine,
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tutte le pasticcerie ed i dolci fatti con farina raffinata e prodotti industriali,
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i liquori e gli alcoolici,
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lo zucchero raffinato (bianco).
Anche la freschezza degli alimenti è un fattore di primaria importanza. Alcuni procedimenti, che normalmente vengono usati in cucina, alterano o distruggono alcune qualità dei nostri cibi, un esempio ce lo forniscono le pentole a pressione e la cottura in acqua bollente.
I cibi cucinati a vapore conservano invece parte delle loro proprietà. Gli alimenti conservati mediante la “pastorizzazione”, NON contengono quasi più nulla delle loro qualità vibrazionali (irradianti); mentre quando sono trattati con processi disidratanti (per esempio la liofilizzazione) le conservano in gran parte. Tutti i cibi che hanno un elevato potere vitaminico hanno pure ottime vibrazioni e possono essere classificati come “eccellenti”. Questi alimenti potrebbero essere sufficienti al mantenimento della vita se assunti con un’alimentazione “vegetariana intelligente”, cosa che non sempre accade tra i vegetariani che sovente presentano evidenti squilibri nutrizionali. Fra gli alimenti superiori i frutti maturi hanno tutti una lunghezza d’onda tra gli 8000 ed i 10.000 Angstrom. Le loro vibrazioni vengono liberate nello stomaco, dando una sensazione di benessere. Affinché le mucose ne traggano il maggior profitto è opportuno mangiare la frutta a digiuno, cioè al mattino o nel tardo pomeriggio. Non mangiate la frutta non matura, come spesso viene venduta, le sue vibrazioni non sono valide per l’organismo.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 1) Dr. A. George Wilson, A New Slant to Diet, Standard Research Laboratories, 10th, Ave. and Jersey St., Dencver, Colorado (U.S.A.), 1960. 2) André Simoneton, Radiations des Aliments, Le Courrier de Livres, Paris. 3) A. Taum, G.P. Vanoli, Guida alla salute naturale, pagg. 243-246, Guide Vanoli, via A. Cesalpino 26/a, 20128 Milano, 1991.