Ciò che contamina l'uomo
In seguito agli eventi di Parigi ho pregato per tutte le vittime e le loro famiglie ed ho meditato su tali eventi.
Tutti noi non possiamo influire in alcun modo su queste vicende, possiamo solo incidere sui nostri cuori, nell'ambito familiare e nell'ambito dei nostri rapporti giornalieri con il nostro prossimo. Non so il motivo nè il perchè ma, inavvertitamente, mi è capitato di rileggere sul mio PC questo messaggio, che il 4 ottobre 2010, ho inviato alla mia terza figlia, allora diciottenne. Ricordo che molte frasi le ho estrapolate da "Maria Valtorta" ed altre dal mio cuore di padre. Noi cristiani dovremmo cercare, in quache modo, di far leggere e di istruire i nostri giovani a questi valori.
A Roberta con amore paterno
L’uomo ha una ragione e un’anima. Per la ragione si deve saper condurre da uomo, per l’anima si deve saper condurre da santo.
Cos’è la vita? E’ un tempo di sosta, direi il limbo del Limbo, che il Padre ci dà per provare la nostra natura di figli buoni o di stolti, e per destinarci, in base alle nostre opere, un futuro che sarà senza più soste né prove.
Amare non è peccato se si ama santamente. Lavorare non è peccato se si lavora quando è giusto. Guadagnare non è peccato se ci si accontenta dell’onesto. Istruirsi non è peccato se per l’istruzione non si uccide l’idea di Dio in noi. Mentre è peccato anche servire l’altare se lo si fa per utile proprio.
Il duello dell’Amore con l’Odio, della Sapienza con l’Ignoranza, della Bontà col Male, è su noi e intorno a noi.
Bisogna imparare fin dalla prima età il rispetto verso la famiglia, organismo che è il più piccolo e il più grande del mondo.
Non dura una famiglia se non c’è obbedienza, rispetto, economia, buona volontà, operosità, amore.
Avere sempre presenti : carità e giustizia, prudenza e umiltà, temperanza e pazienza, fermezza e non cocciutaggine.
L’uomo ha in sé un’essenza che viene da Dio e che ha nome spirito, la quale ha voce e consiglio di elevatezza sempre e spinge a cose di santa vita. Nulla contamina se non si vuole essere contaminati.
Dio si effonde sui giusti, e più essi si arrendono al suo amore, più Egli aumenta e cresce la santità.
L’immortalità dell’anima, ossia l’immortalità della parte superiore dell’uomo, è il mistero più certo e più consolante del credere. E’ quello che ci assicura di dove veniamo, di dove andiamo, di chi siamo, e ci leva l’amaro di ogni separazione.
Solo coloro che piangono o che hanno pianto, sanno amare e capire. E sanno amare Dio perché hanno compreso che tutto è dolore fuorché Dio. Perché hanno compreso che il dolore si placa, se pianto sul cuore di Dio.
Ama chi ti odia, prega per chi ti perseguita, giustifica chi ti calunnia, benedici chi ti maledice, benefica chi ti fa danno, sii pacifico con il rissoso, condiscendente con chi ti è molesto, soccorri di buon grado chi a te ricorre e non fare usura, non criticare, non giudicare.
Attenti allo sguardo, allo sguardo dell’occhio e a quello della mente. Corrotti che siano non possono che corrompere il resto. Luce del corpo è l’occhio. Lume del cuore è il tuo pensiero. Tutto è puro in chi ha pensiero puro che dà puro sguardo e la luce di Dio scende padrona dove non è ostacolo di sensi.
Ogni cuore è un piccolo Regno di Dio sulla terra. Dopo, oltre la morte, tutti questi piccoli regni, si agglomerano in uno solo, nello smisurato, santo, eterno Regno dei Cieli.
Il Regno dei Cieli di cui sarete possessori se vivrete da giusti, è costruito con le piccole cose di ogni giorno. Con la bontà, la morigeratezza, la pazienza, col contentarsi di ciò che si ha, con il compatimento reciproco, con l'amore, l'amore, l'amore.
Se Io con la mia potenza distruggessi il Male, quale che sia, voi giungereste a credervi autori del Bene che in realtà sarebbe mio dono e non vi ricordereste mai più di Me. Mai più. Avete bisogno, poveri figli, del dolore per ricordarvi che avete un Padre. Come il figliol prodigo che si ricordò di averlo quando ebbe fame. |
Le sventure servono a farvi persuasi del vostro nulla, della vostra insipienza, causa di tanti errori e della vostra cattiveria causa di tanti lutti e dolori, delle vostre colpe, causa di punizione che da voi vi date e della mia esistenza, della mia potenza, della mia bontà. |
Non avere desiderio di lacerare i veli che separano i viventi dai trapassati. Non disturbare i defunti. Chi non ubbidisce alla voce del Signore, perde il Signore. E il Signore ha proibito l’occultismo, la negromanzia, il satanismo in tutte le sue forme.
L’anima a somiglianza di Dio, è eterna e spirituale. Eterna dal momento che viene creata. L’anima, lucida, eterna, spirituale, intelligente, opera di Dio, si ricorda (della sua origine). E soffre perché desidera Dio, il vero Dio da cui viene, e ha fame di Dio.
Lo sforzo di uno sul proprio egoismo può provocare un’onda tale di amore, che è capace di salire, salire, tenendo fra la sua limpidezza colui che l’ha provocata, sino a portarlo ai piedi dell’altare, al cuore di Dio.
Sono le torture di un terzo che resiste agli assalti perché è buono e fedele, quelle che consolidano la guarigione di un altro spirito.
Non sai che nulla è slegato di tutto quanto avviene ed esiste nel creato, ma tutto segue una legge eterna di dipendenze e di conseguenze, per cui l’atto di uno ha ripercussioni materiali e soprannaturali vastissime.
Per trovare la verità bisogna unire l’intelletto con l’amore e guardare le cose non solo con occhi sapienti, ma con occhi buoni. Perché vale più la bontà della sapienza.
Non è la paura che salva. La paura del giudizio di Dio, la paura delle sanzioni umane, la paura delle malattie. La paura non è mai costruttiva. Essa scrolla, sgretola, scompagina, dirompe. La paura porta a disperazione, porta solo ad astuzie per celare il malfare, porta solo a temere quando ormai la tema è inutile perché il male è già in noi. L’amore invece è costruttore. Esso edifica, solidifica, mantiene compatti, preserva. L’amore porta speranza in Dio. L’amore porta fuga dal malfare. L’amore porta prudenza verso la propria persona che non è il centro dell’universo come lo credono e lo fanno gli egoisti.
Quello che contamina l’uomo è ciò che è “suo”, unicamente suo, generato e partorito dal suo io. Ossia ciò che egli ha nel cuore e dal cuore sale alle labbra e alla testa e corrompe il pensiero e la parola e contamina tutto l’uomo. E’ dal cuore che vengono i cattivi pensieri.
Cosa è necessario avere per vincere questi demoni? “La preghiera e il digiuno. Non necessita altra cosa. Orate e digiunate. E non solo nella carne. Perciò bene è che il vostro orgoglio sia rimasto digiuno di soddisfazione. L’orgoglio sazio rende apatica la mente e l’anima, e diviene tiepida, inerte, l’orazione, così come il corpo troppo sazio, è sonnolento e pesante.
Sapete come l’uomo può possedere l’infinito amore? Essendo talmente unito a Dio da essere tutt’uno con Dio. Allora veramente scomparendo la creatura nel Creatore, opera il creatore, il quale è infinito.
Grande merito è dominare sé stessi. Questo dimostra, in chi lo fa, una buona, una seria evoluzione nello spirituale.
Sono le opere, non le pratiche, quelle che fanno vedere Dio vivente nel cuore degli uomini e portano gli uomini a Dio.
Le cose che ci appartengono, ci appartengono perché Dio ce le concede. Dunque anche possedendole in un tempo limitato, occorre sempre pensare che Uno solo è Colui che possiede tutto e senza limitazione né nel tempo né nella misura. Uno solo è il Padrone; gli uomini non sono che gli amministratori di briciole della grande Creazione.
Se ogni uomo colpevole di peccati gravi potesse, volesse parlare dicendo come giunse a quei peccati, si vedrebbe che alle origini ci fu sempre una cattiva amicizia.
Il miracolo non può essere concesso là dove non è fede e volontà di ottenerlo, là dove del miracolo si farebbe un oggetto di scherno e uno strumento di male, usando il bene avuto per fare un maggior male.
L’uomo può salvarsi finché la vita dura, finché già è agli estremi aneliti. Basta un attimo, un millesimo di minuto perché tutto sia detto tra l’anima e Dio, sia chiesto perdono e ottenuta assoluzione.
Onorare il padre, anche se colpevole, non per sé stesso, ma perché rappresenta in Terra il Dio vostro avendovi creato per decreto di Dio ed essendo il signore della casa. I genitori sono immediatamente dopo Dio.
La via del dolore è la via del Cielo. Seguitela con pace e avrete il Regno di Dio. Non c’e altra via fuor di quella della rassegnazione alla volontà di Dio, della generosità, della carità verso tutti.
Non avrete il Regno di Dio in voi se non avrete l’Amore, perché il Regno di Dio è l’Amore.
Il dolore non viene da Dio, ma Dio lo permette, e noi ne sappiamo la ragione e ci gloriamo di avere la parte che ebbe Gesù salvatore, Figlio di Dio.
La morte e il dolore sono entrati nel mondo per invidia del demonio, ma Dio non è autore della morte e del dolore e non gode del dolore dei viventi.
La povertà di spirito consiste nell’avere quella libertà sovrana da tutte le cose che sono la delizia dell’uomo. Il povero di spirito non ha più schiavitù di ricchezze.
04/10/2010
Per approfondire : Maria Valtorta la grande mistica