Biofotoni da Einstein a Fritz Popp

14.12.2015 16:16

Filmato  :  Biofotoni Fritz Popp   

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La luce ha una doppia composizione, di onda elettromagnetica e di particella, ciò fu scoperto da Albert Einstein e ciò gli valse il premio Nobel per la Fisica nel 1908. Anni fa un incredibile esperimento del Professor Albert Fritz Popp, dimostrava che le cellule comunicano fra loro in un campo biofotonico, di luce. Vennero prese due provette di vetro, contenenti sangue umano. Nella prima vi era contenuto sangue infetto, mentre nella seconda sangue sano. Furono posizionate distanti fra loro di una decina di cm, e vennero fatte attraversare da un fascio trasversale di luce, in un campo elettromagnetico di circa 7 – 7.5 Herz. Bene, dopo circa 10 ore, nelle seconda provetta, quella contenente sangue sano, e quindi la seconda ad essere attraversata dal fascio di luce, si sviluppò lo stesso germe presente nella prima provetta, anche se non c’era stato nessun contatto fra la provetta di sangue infetto e quella di sangue sano. È successo perchè è stato inviato un messaggio proprio attraverso la luce, dalla prima provetta contenente sangue infetto, alla seconda contenente sangue sano.

Il Professor Albert Fritz Popp, proprio grazie a questo incredibile esperimento, iniziò un suo studio che lo premiò, nel 1970, con il Premio Nobel per la Fisica. E' necessario un cambio di paradigma nel concetto di salute e benessere, che deve passare da un approccio passivo del paziente, ad uno collaborativo. La salute ed il benessere non dipendono solo dal medico curante, o dallo specialista a cui ci rivolgiamo quando stiamo male. La salute ed il benessere si costruiscono ogni giorno, dallo stile di vita, all’alimentazione, alla qualità dei pensieri e quindi delle emozioni, e così via. Usando la comunicazione fotonica delle cellule, la cromoterapia. ad esempio, migliora la vita del nostro corpo in modo permanente.

È molto interessante trovare un parallelo tra l’esperimento del Professor Popp sull’informazione contenuta nella luce, e l’esperimento eseguito da Montagnier e Del Giudice, nel gennaio 2012, sull’informazione contenuta nell’acqua. Un luogo comune è che entrambi gli esperimenti si sono verificati in un ambiente elettromagnetico a carica 7.5 Herz, che corrisponde alla zona di passaggio delle onde cerebrali, dallo stato di meditazione profondo, a quello di meditazione superficiale, e quindi l’importanza del pensiero nella trasmissione dell’informazione, sia attraverso la luce, sia attraverso l’acqua, due elementi di cui l’essere umano è costituito.